SOMMARIO: 1. Premessa; 2. L’incompetenza del Conseil constitutionnel a risolvere i problemi relativi alla violazione del diritto UE; 3. Il caso particolare della trasposizione delle direttive UE; 4. Il rinvio pregiudiziale del Conseil constitutionnel; 5. Ragioni e conseguenze del rinvio pregiudiziale; 6. Seguito del rinvio pregiudiziale: illegittimità costituzionale di una regola non imposta dal diritto UE
1. Premessa – Il 2013 sarà ricordato perché, nel volgere di pochi mesi, alcune Corti costituzionali europee hanno, per la prima volta, deciso di effettuare un rinvio pregiudiziale alla Corte di giustizia dell’Unione europea in sede di giudizio incidentale delle leggi . In questa sede si intende svolgere qualche considerazione sulla pronuncia del Conseil constitutionnel 4 aprile 2013, n. 2013-314 P QPC e sul seguito che questa ha avuto sia in ambito europeo, sia in Francia.
Prima di ogni altra riflessione, va precisato come la vicenda prenda avvio da una pronuncia della Cour de cassation con la quale si trasmette una questione prioritaria di costituzionalità, in ossequio alla procedura introdotta del legislatore costituzionale francese nel 2008 (con la legge costituzionale 23 luglio 2008, n. 2008-274 che introduce, fra l’altro, il nuovo art. 61-1), successivamente meglio delineata da una legge organica approvata nel 2009 ed entrata in vigore il 1° marzo 2010 (legge organica 10 dicembre 2009, n. 2009-1523 Loi organique relative à l’application de l’article 61-1 de la Constitution).