Magnifico Rettore, Autorità, Cari Colleghi, Cari Studenti,
Sono felice di essere qui oggi, per festeggiare col corpo accademico di una delle più antiche e prestigiose università italiane (quindi europee) i Vostri 792 anni di vita scientifica, di impegno culturale e civile in Italia e all’estero e anche la mia prima visita ufficiale nelle università italiane, in veste di Ministro dell’Istruzione e della Ricerca.
Non posso nascondere l’emozione di ritrovarmi fra Colleghi e Amici con cui ho condiviso opinioni e proposte, sofferenze e battaglie in altre stagioni della mia carriera, in materia di scienza, formazione e ricerca, del loro ruolo nella vita del Paese e a cui oggi devo risposte.
Sul piano politico, perché sono e mi sento un Ministro politico, che ha l’onore di far parte di un Governo che ha scelto di partire dall'istruzione, dalla scuola all’università, per ridare fiducia e speranza a un’Italia stanca, impoverita e demotivata. Non era mai successo nella storia repubblicana, per lo meno non ne ho memoria.