Sommario: 1 Introduzione – 2. Il problema della derogabilità dell’art. 138 della Costituzione . 3. Taluni rilievi critici sul procedimento delineato nel ddl n. 813 – 3.1. Segue: il ruolo della Commissione di esperti per le riforme costituzionali- 3.2. Segue: tempo e processo di riforma – 3.3. Segue: la questione della omogeneità della legge di revisione – 3.4. Segue: l’estensione del ricorso al referendum nel caso di approvazione a maggioranza dei due terzi - 4. Osservazione conclusiva.
1. Si sa, la norma sulla revisione della costituzione ha da sempre attirato l’attenzione, non solo – com’è ovvio – degli studiosi del diritto costituzionale, ma, evocando formidabili questioni di scenario per il fenomeno giuridico, anche dei teorici generali e filosofi del diritto, i quali ne hanno offerto configurazioni molteplici, ad esempio, ora descrivendola come la sedes inaccessibile alla dinamica da essa stessa promossa (o, comunque, resa possibile) al più alto livello, parte naturalmente estranea dell’oggetto che assume e che formalmente la contiene ; ora, invece, ergendola a fattore primo e modello del meccanismo necessario ad assicurare una trasformazione
ordinamentale altrimenti negata ; ora, infine, facendola assurgere a fondamento ultimo del processo di validazione normativa sul quale si struttura l’ordinamento giuridico .