SOMMARIO: 1. I richiami alla coesione politica ed alla continuità istituzionale. – 2. L’esplicitarsi della diretta mediazione-interlocuzione dei due Presidenti con il Pdl. – 3. La salvaguardia della magistratura ed il presidio delle questioni economico-fiscali.
1. I richiami alla coesione politica ed alla continuità istituzionale.
Le vicende politico-istituzionali degli ultimi mesi evidenziano che sul Governo Letta, fin dalla sua entrata in carica, hanno pesato con forti condizionamenti non tanto e non solo l’eterogenea maggioranza che lo ha sostenuto, ma altresì (e soprattutto) le vicende processuali del leader di un partito della maggioranza di governo, Silvio Berlusconi. In questa anomala intersezione, sia il Presidente del Consiglio dei ministri, Enrico Letta, che il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, hanno cercato di ripristinare il fisiologico funzionamento del sistema nell’auspicio che gli accadimenti processuali del leader del Pdl potessero essere riassorbiti, attutiti e risolti all’interno della dialettica infra- ed inter-partitica.