RAPPORTO SULLA RAZIONALIZZAZIONE ISTITUZIONALE E AMMINISTRATIVA NELLA REGIONE MARCHE
INTRODUZIONE
Le politiche pubbliche degli ultimi anni sono fortemente condizionate dall’obiettivo del contenimento della spesa. Come è purtroppo noto a tutti, gli effetti della dura crisi economica e finanziaria si sono sommati ai problemi strutturali della finanza pubblica italiana. Ciò ha spinto il Governo e il Parlamento a dar seguito alle pressanti indicazioni dell’Unione europea mettendo in campo un vasto (ma non sempre coerente) insieme di misure legislative volte a contenere la spesa pubblica.
Una parte di esse mirano a razionalizzare l’apparato pubblico nelle sue articolazioni centrali, e locali e dunque hanno una ricaduta anche sui livelli di governo locale. Anzi, come ha evidenziato il Presidente della Corte dei conti, sono soprattutto le amministrazioni locali ad aver subito il peso della spending review .
La Corte costituzionale ha più volte chiarito che queste leggi statali si impongono alle Regioni tramite la materia concorrente “armonizzazione dei bilanci pubblici e coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario” anche se incidono su materie regionali. Il risultato è che l’autonomia regionale viene (ulteriormente) limitata in nome di esigenze finanziare.
I provvedimenti statali sono stati adottati in via d’urgenza, per mezzo di decreti legge, sulla spinta di mere esigenze finanziarie, piuttosto che in base a ponderati progetti di riordino. È finora mancato, cioè, un disegno organico di riforma, una visione d’assieme dei problemi e dei conseguenti interventi da realizzare. Talora, il legislatore statale ha addirittura mantenuto un atteggiamento ondivago e inconcludente (come nel caso delle province, dove ha prima preso una via, poi ne ha imboccata un’altra e, infine, ha rinviato ogni decisione a un prossimo futuro).
Incoerenze e difetti di progettazione a parte, quel che conta è che il livello di governo centrale ha scelto di intervenire pesantemente sui poteri locali. Le conseguenze non sono necessariamente negative, visto che in qualche caso le misure statali hanno portato le Regioni a mettere finalmente mano a situazioni che richiedevano da tempo un intervento riformatore.
Questo Rapporto prende in specifico esame l’implementazione delle misure di razionalizzazione nella Regione Marche con l’obiettivo di evidenziarne le caratteristiche, valutarne l’impatto ed indicare possibili alternative o interventi integrativi. Il Rapporto è frutto di uno studio condotto da ricercatori delle università di Macerata e Ferrara.