SOMMARIO: 1. La procedura di revisione costituzionale in Belgio – 2. Le proposte di modifica del sistema di revisione costituzionale – 3. L'Accordo Papillon e la procedura di revisione in deroga all'articolo 195 della Costituzione belga.
1. La procedura di revisione costituzionale in Belgio
La procedura di revisione costituzionale in Belgio è disciplinata dall'articolo 195 (ex art. 131) della Costituzione, disposizione adottata dal Congresso Nazionale il 4 Febbraio del 1831 e da allora mai emendata, se si eccettua che nel 1994, nell'ambito del processo di “numérotation” resosi necessario con il passaggio allo Stato federale, il costituente ha aggiunto al primo comma dell'articolo 195 la precisazione “federale” accanto al lemma “legislatore”, in modo tale da escludere i legislatori degli enti federati dal processo di revisione costituzionale.
Si tratta dunque di una procedura piuttosto datata che ha suscitato le critiche di buona parte della dottrina belga per la particolare rigidità impressa al sistema costituzionale nel suo complesso.
La Costituzione belga è anzi considerata, al pari di quella statunitense e di quella olandese, una delle Costituzioni più rigide al mondo ed il modello belga di revisione costituzionale è caratterizzato, come vedremo, da meccanismi di “appesantimento” in grado di determinare vere e proprie paralisi istituzionali. La continua necessità di adattare il processo di federalizzazione ai differenti interessi comunitari – e di procedere in tal senso sempre più spesso a modifiche del patto comunitario a livello costituzionale – è, paradossalmente, una condizione essenziale per mantenere l'unità e la stabilità in un Paese, come il Belgio, segnato da profonde fratture di carattere politico, economico, sociale e linguistico. La complessità dell'iter di revisione costituzionale non ha tuttavia impedito la trasformazione della forma e del tipo di Stato in Belgio ed il costituente ha avuto anzi modo, nel corso degli anni, di apportare importanti modifiche al testo costituzionale anche in materia elettorale, sulla forma di governo e nell'ambito dei diritti socio-economici.