Il Capo dello Stato in un suo recente intervento ha affermato che soprattutto «nei momenti di difficoltà economica come quelli che stiamo attraversando» va prestata «una particolare attenzione alla condizione e ai diritti delle persone con disabilità» e che specialmente «il tema del lavoro» «richiede misure di inclusione efficaci», facendo anche riferimento alla necessità di una «risposta alla sentenza della Corte di giustizia dell'unione europea» .
La decisione richiamata dal Presidente della Repubblica è la sentenza del 4 luglio 2013 (causa C-312/11), con cui la Corte di giustizia, adita dalla Commissione europea, si è pronunciata sul quadro normativo italiano relativo all’inserimento lavorativo delle persone con disabilità.
La Commissione ha chiesto alla Corte di «dichiarare che la Repubblica italiana, non imponendo a tutti i datori di lavoro di prevedere soluzioni ragionevoli applicabili a tutti i disabili, è venuta meno al suo obbligo di recepire correttamente e completamente l’articolo 5 della direttiva 2000/78/CE del Consiglio, del 27 novembre 2000, che stabilisce un quadro generale per la parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro» .