E' noto che, proprio di recente, il Re del Belgio abbia firmato la proposta di legge, già approvata in via definitiva dal Senato e dalla Camera dei Rappresentanti, che modifica, integrando, la legge del 28 maggio 2002 in materia di eutanasia e ne autorizza l'estensione anche ai soggetti minori di età che versino in particolari condizioni, senza prefissare alcun peculiare limite anagrafico.
Completatosi, dunque, l'iter legislativo e in attesa dell'entrata in vigore dell'atto, il Belgio diventa il primo Stato a consentire formalmente la possibilità di avanzare richiesta di eutanasia attiva da parte di minori, senza fissare preliminarmente un preciso limite di età, benché - come si vedrà - la norma preveda circostanze piuttosto stringenti per l'autorizzazione ad accedere a tali pratiche ed i casi che in futuro si potrebbero realizzare appaiono, allo stato, realmente sporadici.
L'atto legislativo belga porta, dunque, in risalto il delicato problema dell'individuazione delle categorie di soggetti in capo ai quali la capacità di avanzare richiesta di eutanasia, qualora ne ricorrano le condizioni, possa essere riconosciuta o debba essere invece esclusa.