Ancora oggi, nuovamente, torniamo a essere concentrati intorno all’esigenza di “analizzare con metodo scientifico e senza pregiudiziali di ‘schieramento’ ” profili procedurali e tendenze delle innovazioni possibili. La memoria ci riporta, proprio a distanza di quindici anni, dal Seminario di alcuni costituzionalisti romani, un ricco, articolato contributo raccolto nelle approfondite sessioni di studio, sotto la guida del compianto prof. Sergio P. Panunzio: I Costituzionalisti e le riforme (1998), in ordine alla discussione di modifiche della seconda parte della Costituzione per impulso della allora approvata legge costituzionale 24 gennaio 1997, n. 1.
In molte occasioni, il tempo che corre inesorabile consente di analizzare le vicende contingenti alla luce della esperienza che ciascuno di noi matura e perfeziona nel corso della propria esistenza. Tale naturale evidenza si lega a ciò che scriveva Victor Hugo: “Chi ti parla di futuro senza discutere di presente e di passato, ti consegna solo mani vuote”.