Lo scorso agosto il Governo italiano ha deciso di inviare armi leggere e munizioni alle milizie curde sotto l’assedio in Iraq del c.d. «Stato islamico». Da una prospettiva internazionalistica, l’impressione è che il Governo avrebbe dovuto prendere in considerazione e valutare alcuni elementi, di fatto e di diritto, per fugare ogni dubbio sulla liceità della decisione di prestare assistenza militare a un Paese in stato di conflitto armato.