SOMMARIO 1. Lo Stato Città del Vaticano e la fruizione della moneta unica europea. 2. Le osservazioni del rapporto di valutazione MONEYVAL sulla legge antiriciclaggio e le soluzioni fornite dalla L. XVIII del 2013. 3. Obblighi di adeguata verifica e sistema sanzionatorio della normativa antiriciclaggio vaticana: il ruolo dell’Istituto per le Opere Religiose (IOR). 4. L’indipendenza e i poteri di vigilanza e di controllo dell’Autorità di Informazione Finanziaria (AIF) nell’analisi dei Rapporti MONEYVAL. 5. Le indicazioni del First Progress Report MONEYVAL del 2013.
1. Lo Stato Città del Vaticano e la fruizione della moneta unica europea.
Con la stipulazione tra Stato Città del Vaticano (per brevità SCV) e Unione Europea della Convenzione monetaria nel 2009, è stata introdotta una nuova normativa volta a fissare i principi, le regole e gli obblighi idonei a garantire una maggiore coerenza nelle relazioni tra l’Unione Europea e i paesi che, come il Vaticano, utilizzano l’euro. Si tratta, infatti, di una Convenzione che prevede non solo la possibilità per il piccolo Stato di utilizzare l’euro come moneta ufficiale nel proprio territorio, essa impone anche la ricezione delle normative europee in materia monetaria e finanziaria, con particolare riguardo alla lotta alla contraffazione delle monete e al riciclaggio del denaro. In applicazione dell’impegno all’attuazione delle norme comunitarie, lo SCV ha emanato una serie di leggi in materia di banconote e monete in euro e di prevenzione ed il contrasto del riciclaggio dei proventi di attività criminose e del finanziamento del terrorismo . Quest’ultima materia, in particolare, è stata oggetto di importanti modifiche negli anni successivi, fino alla recente riforma di ottobre 2013 .