1. La normativa italiana in materia di immigrazione.
Le drammatiche vicende dei naufragi al largo delle coste di Lampedusa, nei quali hanno perso la vita centinaia di migranti e che hanno fatto registrare un numero ancora più elevato di persone disperse, i successivi accadimenti nel Centro di Primo soccorso e di accoglienza dell’isola, i
continui tributi pagati da coloro che cercano asilo nel nostro Paese ma non solo, impongono di guardare con rinnovata attenzione al problema dei flussi migratori clandestini e probabilmente diripensare, in primis, la normativa che li regolamenta, la quale, come già denunciato in passato e come appare oggi più che mai evidente, ha mostrato più di una difficoltà nel saper cogliere la reale dimensione del problema e conseguentemente di apprestare le necessarie soluzioni politiche.
Come è noto, la legislazione italiana di riferimento è costituita dalla legge n. 189 del 2002 (c.d. legge Bossi-Fini) e dai “Pacchetti sicurezza” adottati a partire dal 2008 (in particolare, legge n. 125 del 2008 e legge n. 94 del 2009).