Relazione annuale 2022 sull'andamento dell'Osservatorio costituzionale
Al termine di questo primo anno di Direzione dell’Osservatorio, pare importante dar conto dell’intensa attività svolta che, pur muovendosi nel solco del lavoro già consolidatosi negli anni precedenti, si è caratterizzata per importanti novità e nuove sfide.
Innanzitutto, si è provveduto a inserire sul sito alcune precisazioni.
Sono stati esplicitati gli obiettivi della Rivista che, come noto, sono volti all’approfondimento e alla discussione, anche in chiave critica, di temi e istituti rilevanti per l’ordinamento costituzionale, tra i quali, in particolare, i diritti fondamentali, le fonti del diritto, la forma di governo, l’articolazione territoriale della Repubblica, la giustizia costituzionale e l’integrazione sovranazionale.
Sono stati poi espressamente indicati, quali componenti il Comitato scientifico, diciotto Professori di diritto costituzionale, italiani e stranieri.
Vengono, poi, illustrati, sul sito, i principi che, racchiusi nel Codice etico, sono condivisi da tutte le parti coinvolte, ovvero Direzione, Redazione, Autori e Revisori. Si tratta, in particolare, del rispetto delle disposizioni di legge vigenti in materia di diffamazione, violazione del copyright e plagio, del rispetto dei principi di correttezza e non discriminazione di cui la Direzione si assume la responsabilità. Direzione e Comitato di Redazione si impegnano, inoltre, a garantire ogni forma di riservatezza, a evitare conflitto di interessi e a vietare l’utilizzazione o la divulgazione di qualsiasi informazione sugli articoli proposti per la pubblicazione a persone diverse dall’autore e dal revisore. Nell’ambito del Codice etico vengono inoltre espressamente indicati i doveri che gli autori degli articoli inviati alla Rivista sono chiamati ad adempiere, ovvero, originalità scientifica, integrazione, paternità dell’opera. Sono obbligati, inoltre, ad astenersi da qualsiasi conflitto di interesse che potrebbe condizionare i risultati conseguiti, le tesi sostenute o le interpretazioni proposte. Sono altresì esplicitati i doveri del Revisore, quali, rispetto dei tempi, correttezza, oggettività e riservatezza. Il Referee è altresì tenuto ad avanzare proposte di integrazioni bibliografiche all’Autore, se necessarie, e ad astenersi dall’accettare in lettura articoli per i quali emerga un conflitto di interessi dovuto a precedenti specifici rapporti di collaborazione o concorrenza con l’Autore.
A completamento delle indicazioni pubblicate sul sito, viene introdotto il Regolamento, nel quale, oltre a rammentare, all’art. 1, gli obiettivi della Rivista, si precisano, nell’art. 2, quali organi della Rivista, il Direttore responsabile, il Comitato di Direzione, il Comitato Scientifico, il Comitato di Redazione e la Segreteria di Redazione, definendone compiti e funzioni.
È all’art. 3 del Regolamento che viene esplicitata la ormai da tempo consolidata scelta di dare periodicità bimestrale alla Rivista, alternando la pubblicazione dei fascicoli completi con la diffusione di un’anticipazione del numero. Ecco allora che l’Osservatorio esce puntualmente ogni primo martedì del mese, raggiungendo un numero di utenti sempre più considerevole e significativo. Attualmente sono 3.025 gli iscritti attuali e, nel periodo compreso tra il 1º ottobre 2021 e il 30 settembre 2022, circa un terzo dei destinatari delle 13 newsletter inviate nel periodo in esame le ha aperte, con una media compresa tra i 1.043 e i 1.198 lettori a numero, in leggero aumento rispetto al periodo precedente. Pressoché stabile il numero degli utenti sul sito, pari a 33.608, nei dodici mesi presi in considerazione. Questi utenti hanno consultato il sito 53.235 volte, visualizzando 97.562 pagine nel periodo in esame.
L’art. 3 del Regolamento chiarisce poi ulteriori precisazioni relative ai contributi. Essi, corredati da un adeguato apparato di note, non devono, di norma, avere una dimensione inferiore ai 20.000 caratteri, spazi e note incluse, né superare i 60.000 caratteri, spazi e note incluse. È stata altresì indicata la necessità che, non solo il titolo, ma anche l’abstract sia presentato nelle lingue italiano e inglese. È necessaria, inoltre, la presenza di almeno due parole-chiave, nelle lingue italiano e inglese, e la suddivisione del lavoro in paragrafi; è espressamente richiesto, infine, che il contributo, di esclusiva opera dell’Autore, conformemente alle norme sulla proprietà intellettuale, non sia già stato pubblicato in altra sede. Nell’imprescindibile rispetto di tali requisiti – richiesto, a partire dal fascicolo 4/2022, sulla base delle nuove Linee-guida della Rivista, anche per la pubblicazione di audizioni e interventi a convegni – l’Osservatorio è e rimane quella sede “più agile” di pubblicazione che alimenta il dialogo, l’approfondimento e la discussione in chiave critica delle problematiche di più stringente attualità.
Dal combinato disposto degli articoli 4 e 6 del Regolamento emergono precise indicazioni in merito alle procedure di valutazione dei contributi presentati alla Rivista.
A tal fine, si precisa che, ad eccezione dei saggi che costituiscono la rielaborazione delle relazioni tenute ai seminari organizzati dall’Associazione italiana dei Costituzionalisti – la cui valutazione viene svolta dal Comitato di Direzione, tramite il c.d. referaggio semplificato – ogni articolo, prima della pubblicazione, è sottoposto a plurime letture incrociate da parte della Redazione e della Direzione e a un referaggio cieco, elaborato sulla base dei criteri indicati in apposita scheda, all’uopo predisposta. È al Comitato di Direzione che spetta scegliere, prima di attivare tale procedura di valutazione, a quale Sezione editoriale ascrivere il contributo.
Rispetto a tale precisazione, la Direzione ha apportato significative novità, riorganizzando la struttura della Rivista.
Per garantire il confronto e il costante aggiornamento della comunità dei costituzionalisti rispetto alle multiformi problematiche poste dall’attualità normativa, istituzionale e giurisprudenziale, si è optato per l’articolazione della Rivista in due sezioni: Attualità, dedicata alle questioni, di carattere normativo e istituzionale, che emergono dalle evoluzioni dell’ordinamento e Giurisprudenza, dedicata alla segnalazione e all’approfondimento critico di pronunce della Corte costituzionale e della giurisprudenza di “altre” Corti che rilevano per la tenuta e lo sviluppo dell’ordinamento costituzionale.
Si è deciso di eliminare la sezione dedicata alle Recensioni, per introdurre invece un costante aggiornamento garantito dalla nuova sezione sulle Novità editoriali.
Come indicato dall’art. 5 del Regolamento, la rigorosa procedura di valutazione richiede un tempo complessivo stimabile in non meno di un mese dall’invio del contributo da parte dell’Autore. Ciononostante, nel periodo in esame, sono stati pubblicati sull’Osservatorio 99 contributi, ripartiti nei 6 fascicoli bimestrali.
Non si può prescindere, in tale sede, da un sentito ringraziamento nei confronti di tutti coloro che hanno consentito il raggiungimento di un sì soddisfacente traguardo: i revisori che, mettendo a disposizione tempo e competenza, hanno garantito il rispetto delle scadenze e la conseguente tempestività nella pubblicazione dei contributi e i coordinatori, i redattori e i componenti la segreteria di redazione che hanno contribuito efficacemente alla pubblicazione di ogni numero dell’Osservatorio.
Occorre poi precisare che il passaggio da una gestione all’altra ha comportato anche, da un punto di vista organizzativo, un parziale rinnovo dei componenti le Redazioni e dunque un particolare ringraziamento va ai coordinatori della Sezione Giurisprudenza, Giuseppe Arconzo e Gennaro Ferraiuolo, ai coordinatori della sezione Attualità, Marco Benvenuti e Gianpaolo Fontana, ai redattori delle rispettive sezioni e soprattutto ai componenti la Segreteria di redazione, Giovanni Cavaggion, Chiara Ingenito, Massimiliano Malvicini, Francesca Minni che, con il loro lavoro quotidiano, accorto e scrupoloso, assicurano efficienza e tempestività nella pubblicazione dei contributi.
È proprio nell’ottica di valorizzare ulteriormente il significativo impegno che viene profuso da tutte le parti coinvolte – Direzione, Redazione, Autori e Revisori – e, in considerazione dei risultati raggiunti che la Direzione di impegna ad attivare la procedura di accreditamento, per consentire, non appena possibile possibile, all’Osservatorio di essere classificato tra le Riviste scientifiche di fascia A.
Francesca Biondi, Corrado Caruso, Massimo Cavino, Giovanna Pistorio
Relazione triennale 2019-2021 sull'andamento dell'Osservatorio costituzionale
Giunti alla fine di questo triennio, pare doveroso provare a fare un bilancio per confrontarsi con le sfide che all’inizio del mandato questa Direzione si era voluta dare, imprimendo all’Osservatorio una nuova veste e una nuova cadenza per quel che concerne la sua pubblicazione.
Ricorderete, infatti, che fu a partire dai primi mesi del 2019 che l’Osservatorio cominciò ad avere una uscita mensile, alternando la pubblicazione del numero alla diffusione dell’anticipazione. Sempre nel primo martedì del mese.
In quello stesso periodo, venne definitivamente razionalizzata la sua forma per quel che concerne i contenuti suddivisi in quattro sezioni, dedicate alla giurisprudenza all’attualità, ai commenti normativi e alle recensioni di libri.
In particolare, questa riorganizzazione delle pubblicazioni ha permesso all’Osservatorio di assumere, con il tempo, un suo sempre più chiaro profilo, differenziandosi in maniera progressivamente più netta rispetto all’altra rivista. Anche grazie alla proficua collaborazione avuta con i colleghi Direttori della Rivista Aic, che ringraziamo per questi anni di lavoro insieme, possiamo dire che sono definitivamente fugate quelle preoccupazioni, tante volte sollevate, sulla possibilità che l’Osservatorio fosse destinato a essere nient’altro che una brutta copia della Rivista.
Oggi l’Osservatorio si presenta come un valido strumento in mano all’Associazione per monitorare l’attualità, non solo per quel che concerne l’Italia, ma anche il diritto straniero, con uno sguardo, al contempo, comparato e interdisciplinare.
Con soddisfazione possiamo dire che in questi tre anni l’Osservatorio è andato accreditandosi come rivista di riferimento non solo nella nostra comunità, ma anche in altre aree scientifiche confinanti, come dimostra la costante partecipazione alla Rivista da parte di colleghi appartenenti ad altri settori del diritto, sia in qualità di autori, sia nella veste di revisori.
L’Osservatorio è divenuto, altresì, luogo di dialogo intergenerazionale dal momento che in questi anni ha accolto la voce di tanti giovani colleghi e colleghe, ma anche l’opinione di professori e professoresse la cui traiettoria accademica è già unanimemente riconosciuta.
Ha consentito, infine, di dare ampia diffusione alle audizioni parlamentari svolte da socie e soci, ma non solo, nonché ai risultati scientifici dei molti eventi seminariali organizzati in questi tre anni dal Direttivo. È nelle pagine dell’Osservatorio, infatti, che hanno trovato spazio le relazioni presentate dai colleghi che hanno partecipato alle giornate di studio dell’Associazione; ciò in linea con la divisione dei lavori di cui si diceva, secondo la quale solo le relazioni ai convegni annuali sono anticipate nella Rivista, mentre gli interventi agli eventi AIC trovano spazio nell’Osservatorio.
I difficili anni nei quali codesta Direzione si è trovata a operare non hanno impedito di chiudere un bilancio triennale che speriamo possiate considerare più che positivo.
Nonostante le complicazioni che si sono dovute affrontare, durante tutto il triennio la Rivista ha rispettato puntualmente il proprio giorno di uscita, di modo che ogni primo martedì del mese gli iscritti alla newsletter (che a oggi sono più di 3000) hanno puntualmente ricevuto una mail che li aggiornava sui nuovi contributi pubblicati o sull’indice del nuovo numero appena chiuso.
Ogni mese l’Osservatorio ha potuto contare su una media di 1000 lettori, per un totale di circa 30000 utenti all’anno: il che significa, nei tre anni, più di 85 persone che ogni giorno hanno avuto accesso al sito e circa 290 pagine aperte al giorno.
Durante il triennio sono stati pubblicati 310 contributi, distribuiti su tutte le sezioni. Registriamo con soddisfazione che la volontà di rendere i fascicoli sostanzialmente omogenei sotto il profilo della struttura, del numero di pezzi pubblicati e della consistenza in pagine, senza rinunciare a pubblicare numeri qualitativamente e quantitativamente ricchi, è stata soddisfatta, rispettando i requisiti richiamati dalle linee guida ANVUR, dove selezione e coerenza strutturale dei numeri sono considerati elementi rilevanti nella valutazione della credibilità e reputazione scientifica delle riviste.
Una menzione particolare deve essere riservata ai Forum attivati durante il triennio: una nuova formula inaugurata per dare vita a un confronto nella nostra comunità su temi di particolare interesse e attualità.
Il triennio trascorso registra inoltre, la piena messa a regime della procedura di ricezione, valutazione, referaggio e pubblicazione dei lavori trasmessi o direttamente richiesti dalla redazione. Ciò è stato possibile grazie alla stretta collaborazione della Direzione con la Redazione e la Segreteria.
Ogni articolo pubblicato è stato sottoposto a plurime letture incrociate da parte di Redazione e Direzione, nonché, a un referaggio cieco compiuto con il supporto di una scheda. Fanno eccezione pochissime tipologie di contributi la cui casistica è predeterminata nelle linee guida e riguarda sostanzialmente: le audizioni, gli interventi agli incontri di studio organizzati dalla nostra Associazione e i contributi destinati a successive pubblicazioni cartacee la cui anticipazione on line è stata autorizzata e il cui testo è già stato revisionato.
Nel rispetto della massima trasparenza, ogni anno abbiamo proceduto a pubblicare l’elenco (senza altra specificazione oltre al nome) dei colleghi e delle colleghe che si sono resi disponibili a svolgere il ruolo di revisori dei testi.
Sia consentito approfittare proprio di questo momento per ringraziare tutti coloro che hanno accettato di mettere a disposizione il loro tempo fornendo valutazioni di alta qualità con rapidità, permettendo di rispettare i tempi della pubblicazione e preservare la tempestività dei contributi, affinché l’Osservatorio potesse davvero restare “sul pezzo”.
D’altra parte, un grazie non può che essere rivolto anche e soprattutto a coloro che in questi anni hanno fatto parte della Redazione, rendendo possibile la pubblicazione di ogni anticipazione e numero. In particolare, mi sia consentito di ringraziare qui pubblicamente per l’enorme lavoro svolto i coordinatori delle singole sezioni con i quali la collaborazione in questi tre anni è stata praticamente quotidiana: Francesca Angelini, della sezione Attualità, Giuseppe Arconzo, della sezione Giurisprudenza, Gennaro Ferraiuolo, della sezione Recensioni, e Giovanni Piccirilli, della sezione Normativa. Un grazie anche ai componenti della Segreteria di Redazione, Giovanni Cavaggion, Chiara Ingenito e Francesca Minni, che hanno sopportato tempi stretti e urgenze con grande spirito di dedizione.
Concludendo: i dati ci portano a ritenere che cambiamenti introdotti all’inizio di questo triennio si siano rivelati efficaci per realizzare gli obiettivi che la Direzione si era data, ossia assicurare centralità e rilevanza all’Osservatorio nel dibattito sull’attualità costituzionale.
Come sempre, si può fare di più e meglio. È con questo spirito che affidiamo l’Osservatorio alla nuova Direzione. Saranno i colleghi che affronteranno i prossimi anni a decidere con l’Assemblea quali passi far fare all’Osservatorio tenuto conto che il livello raggiunto lascia ipotizzare che possa essere richiesta e ottenuta la fascia A.
Vorremo chiudere questa relazione con questa nota positiva. Invece, purtroppo, alla fine di questa resoconto, fatto di numeri e parole, non può che restare tristezza.
Non è qui con noi a dare conto di questi anni di Direzione Beniamino Caravita.
A lui si deve l’intuizione e il coraggio delle innovazioni introdotte all’inizio di questo mandato. A lui e alla sua prospettiva visionaria si deve l’aver saputo intravedere le potenzialità ancora inespresse dell’Osservatorio.
Caro Beniamino, grazie. Con te non sono mancati gli scontri, ma sono stati tanti e assai più rilevanti gli incontri. Abbiamo imparato il mestiere e tanto avremmo ancora voluto imparare da te, Direttore. Possiamo solo dire grazie a questi tre anni, perché ci hanno permesso di lavorare fianco a fianco con un Maestro capace di vedere chiaramente ciò che noi neppure riuscivamo a intravedere.
Questa relazione ci permettiamo di firmarla anche a nome tuo, perché fino all’ultimo giorno ti sei dato all’Osservatorio senza risparmianti e quello che lasciamo porta la tua impronta sino alla fine.
B,C., N.G., A.M.
Relazione annuale 2020 sull'andamento dell'Osservatorio costituzionale
Relazione annuale 2020 sull'andamento dell'Osservatorio costituzionale
Giunti alla fine di questo anno, provando a fare un bilancio dell’intensa attività svolta, è possibile affermare che l’Osservatorio nel corso dell’anno 2020 ha affrontato con buoni risultati le sfide che aveva voluto darsi all’inizio di questo triennio, in termini formali e sostanziali.
La sua cadenza mensile (tenuto conto dell’alternarsi della pubblicazione dell’anteprima con l’uscita del numero), l’attualità dei temi trattati, la diffusione raggiunta hanno fatto sempre più dell’Osservatorio uno strumento di riflessione e confronto che ha saputo consolidare il suo ruolo non solo nella nostra comunità, ma anche in altre aree scientifiche confinanti, come dimostra la costante partecipazione alla Rivista da parte di colleghi appartenenti ad altri settori del diritto, sia in qualità di autori, sia nella veste di revisori.
Volendo, dunque, tentare una valutazione alla fine di questo anno di attività, possiamo dire che si tratta di un bilancio positivo. Il che non è poco, tenuto conto delle difficoltà in cui dalla fine di febbraio 2020 l’intera accademia si è trovata a operare a causa della grave crisi sanitaria in cui ancora versiamo a livello mondiale”.
Nonostante le complicazioni che si sono dovute affrontare, durante tutto l’anno la Rivista ha rispettato il proprio giorno di uscita, di modo che ogni primo martedì del mese gli iscritti alla newsletter (che a oggi sono 3013, con un aumento costante durante gli ultimi 12 mesi) hanno puntualmente ricevuto una mail che li aggiornava sui nuovi contributi pubblicati o sull’indice del nuovo numero appena chiuso.
L’interesse suscitato dai contributi che hanno trovato spazio nell’Osservatorio è con chiarezza dimostrato dai dati: basti pensare che ben 29.360 utenti hanno consultato la Rivista per un totale di 53.322 volte e che la homepage ha ottenuto 108.390 visualizzazioni.
Se convertiti su base giornaliera, questi dati raccontano di una media di 80 utenti al giorno che hanno aperto un totale di 146 sessioni, visitando 297 pagine del sito ogni giorno.
Durante l’anno sono stati pubblicati 141 contributi, distribuiti su tutte le sezioni, con un incremento del 91% rispetto all’anno precedente. Registriamo con soddisfazione che la volontà di rendere i fascicoli sostanzialmente omogenei sotto il profilo della struttura, del numero di pezzi pubblicati e della consistenza in pagine, senza rinunciare a pubblicare numeri qualitativamente e quantitativamente ricchi, è stata soddisfatta, rispettando i requisiti richiamati dalle linee guida ANVUR, dove selezione e coerenza strutturale dei numeri sono considerati elementi rilevanti nella valutazione della credibilità e reputazione scientifica delle riviste.
In ognuno dei 6 numeri sono stati pubblicati in media 23 articoli, distribuiti su tutte le sezioni, nessuna delle quali è mai restata scoperta.
Una menzione particolare deve essere riservata al Forum COVID-19 che con grande tempestività è stato aperto nel mese di aprile 2020 per attivare un confronto sulla situazione determinatasi nell'ordinamento con i provvedimenti adottati per fronteggiare l’emergenza pandemica alla luce dei loro innumerevoli riflessi sul bilanciamento tra libertà individuali e interesse della collettività, sui modi di produzione normativa seguiti in circostanze così eccezionali, sulle stesse forme di Stato e di governo, sui rapporti fra Stato-Regione, sul ruolo del SSN nell'emergenza (anche alla luce dei progetti di autonomia differenziata), sul rapporto tra il fondamentale diritto alla salute e gli altri diritti pure tutelati dalla Costituzione e, infine, sulla rimodulazione dei vincoli di bilancio conseguente allo stato di crisi.
Esso ha riscontrato un grande successo tanto per quel che concerne la presentazione di articoli (di cui 21 sono stati pubblicati nel n. 3/2020), quanto per quel che riguarda l’interesse suscitato tra i lettori, anche al di fuori della nostra comunità scientifica.
Dopo due anni di attività della Rivista, si registra, inoltre, la piena messa a regime della procedura di ricezione, valutazione, referaggio e pubblicazione dei lavori ricevuti, grazie alla stretta collaborazione della Direzione con la Redazione e la Segreteria.
Ogni articolo pubblicato è stato sottoposto a plurime letture incrociate da parte di Redazione e Direzione, nonché, a un referaggio cieco compiuto con il supporto di una scheda. Fanno eccezione pochissime tipologie di contributi la cui casistica è predeterminata nelle linee guida e riguarda sostanzialmente: le audizioni, gli interventi agli incontri di studio organizzati dalla nostra Associazione e i contributi destinati a successive pubblicazioni cartacee la cui anticipazione on line è stata autorizzata e il cui testo è già stato revisionato.
All’inizio dell’anno 2020, a riprova della trasparenza con cui opera la Rivista, sul sito è stato pubblicato l’elenco dei colleghi coinvolti nella revisione dei contributi nell’anno 2019. Nel gennaio 2021 sarà nostra cura procedere alla stessa maniera per quel che concerne l’anno in corso.
Sia consentito approfittare proprio di questo momento per ringraziare tutti i colleghi che hanno accettato di mettere a disposizione il loro tempo fornendo valutazioni in tempi rapidi, consentendo di rispettare le scadenza della pubblicazione e preservare la tempestività dei contributi, affinché l’Osservatorio potesse davvero restare “sul pezzo”.
D’altra parte, il nostro grazie non può che essere rivolto anche e soprattutto a coloro che operano attivamente per rendere possibile la pubblicazione di ogni anticipazione e numero. In particolare, ai coordinatori delle singole sezioni: Francesca Angelini, della sezione Attualità, Giuseppe Arconzo, della sezione Giurisprudenza, Gennaro Ferraiuolo, della sezione Recensioni, e Giovanni Piccirilli, della sezione Normativa. E ai componenti della Segreteria di Redazione, Giovanni Cavaggion, Chiara Ingenito e Francesca Minni.
Concludendo: i dati ci portano a ritenere che cambiamenti introdotti all’inizio di questo triennio si stiano rivelando efficaci per realizzare gli obiettivi che la Direzione si è data, ossia dare centralità e rilevanza all’Osservatorio nel dibattito sull’attualità costituzionale.
Come sempre, si può fare di più e meglio. Abbiamo ancora un anno per migliorare.
Per questo restiamo disponibili ad accogliere suggerimenti e critiche costruttive per migliorare e accrescere le potenzialità dell’Osservatorio. Ma soprattutto aspettiamo i vostri lavori perché la nostra Associazione possa fare sempre più dell’Osservatorio uno strumento di dialogo.
Grazie.
B.C., N.G., A.M.
Relazione annuale 2019 sull'andamento dell'Osservatorio costituzionale
Pur muovendo nel solco del percorso di consolidamento scientifico già avviato negli anni precedenti e culminato nel riconoscimento ANVUR, durante quest’anno l’Osservatorio ha voluto darsi nuove sfide che hanno comportato alcuni importanti cambiamenti concernenti aspetti formali e sostanziali del suo profilo. Ciò al fine di presentarsi sempre più come uno strumento di riflessione e confronto sull’attualità all’interno della comunità: uno strumento aperto al dialogo interdisciplinare, come dimostra la partecipazione alla rivista anche da parte di colleghi appartenenti ad altre aree scientifiche.
I dettagli delle novità sono richiamati nelle linee guida che sono pubblicate sul sito e che più di recente sono state inviate a tutti gli utenti iscritti alla Newsletter.
In questa sede, volendo tentare una valutazione alla fine di questo primo anno, possiamo dire che si tratta di un bilancio positivo.
La scelta di dare periodicità bimestrale all’Osservatorio, alternando la pubblicazione dei fascicoli completi (nei mesi pari) con la diffusione di un’anticipazione del numero (ogni mese dispari), ha certamente contribuito a rendere più vivace il confronto, fornendo a chi lo desidera immediati strumento di lettura del presente.
Dopo alcuni mesi di assestamento, l’Osservatorio esce puntualmente come programmato ogni primo martedì del mese, raggiungendo i 2.958 utenti iscritti alla newsletter: un numero considerevole di lettori che si è andato consolidando negli anni, e che si è ulteriormente incrementato negli ultimi tempi (+116 nell’ultimo anno). Nell’ultimo anno gli utenti che hanno consultato l’Osservatorio sono stati in totale 33.963, con una media di 97 utenti al giorno.
I cambiamenti hanno riguardato anche la struttura della rivista.
I lavori sono ora suddivisi in quattro sezioni, dedicate rispettivamente: 1) alle note della giurisprudenza; 2) ai commenti normativi; 3) alle riflessioni sull’attualità; 4) alle recensioni e note bibliografiche: il tutto caratterizzato da una sempre maggiore sensibilità verso il panorama comparatistico.
Durante l’anno sono stati pubblicati 65 contributi, distribuiti su tutte le sezioni: un numero volutamente inferiore a quello degli anni scorsi. È importante sottolineare, infatti, che i singoli fascicoli dell’Osservatorio per quest’anno sono risultati sostanzialmente omogenei sotto il profilo della struttura, del numero di pezzi pubblicati e della consistenza in pagine: nel momento del confezionamento si è voluto in tal modo tenere conto dei requisiti richiamati dalle linee guida ANVUR dove selezione e coerenza strutturale dei numeri sono considerati elementi rilevanti nella valutazione della credibilità e reputazione scientifica delle riviste.
Se è vero, infatti, che per evitare sovrapposizioni con la Rivista si è ritenuto di non dover necessariamente ambire alla fascia A, così da poter conservare un certo grado di libertà editoriale che consente un più schietto dibattito, d’altra parte è volontà di questa direzione conservare il riconoscimento ANVUR sulla rilevanza scientifica dell’Osservatorio, lavorando per accrescere l’apprezzamento della comunità rispetto alla sua pubblicazione.
In quest’ottica, ogni articolo pubblicato è stato sottoposto a plurime letture incrociate da parte di redazione e direzione, nonché, a un referaggio cieco compiuto con il supporto di una scheda che rispetto al passato è stata rivista e calibrata alla nuova natura dei contributi che la rivista intende ospitare. Fanno eccezione pochissime tipologie di contributi la cui casistica è predeterminata nelle linee guida e riguarda sostanzialmente: le audizioni, gli interventi agli incontri di studio organizzati dalla nostra Associazione e i contributi destinati a successive pubblicazioni cartacee la cui anticipazione on line è stata autorizzata e il cui testo è già stato revisionato.
Sia consentito approfittare proprio di questo momento per ringraziare tutti i colleghi che hanno accettato di mettere a disposizione il loro tempo fornendo valutazioni in tempi rapidi, che hanno consentito di rispettare le scadenza della pubblicazione e preservare la tempestività dei contributi, affinché l’Osservatorio potesse davvero restare “sul pezzo”.
Il nuovo assetto si è mostrato adatto anche alla sperimentazione di nuovi format come i forum tematici: è accaduto tra fine settembre e ottobre in occasione della formazione del nuovo Governo, quando si è voluto dare spazio, con pubblicazioni settimanali, a un confronto accademico più rapido, ma non per questo meno accurato (i testi pubblicati sono stati tutti comunque referati, dopo aver predisposto una scheda ad hoc per questo nuovo prodotto).
Nel corso dell’anno nell’Osservatorio hanno trovato spazio anche gli interventi presentati nel corso delle tre tavole rotonde organizzate a Roma, Catania e Napoli dalla nostra Associazione, contribuendo alla diffusione di una riflessione importante e ricca anche tra coloro che non hanno potuto partecipare direttamente alle giornate di studio.
Infine, nei fascicoli pubblicati hanno trovato spazio, secondo una consolidata tradizione, i testi delle audizioni parlamentari presentate dai colleghi.
Concludendo: crediamo che i cambiamenti introdotti si stiano rivelando efficaci per realizzare gli obiettivi che il direttivo si è dato: tra gli altri, puntare a una differenziazione tra il profilo della Rivista dell’AIC, da una parte, e quello dell’Osservatorio, dall’altra, rendendo sempre più quest’ultimo una spazio di incontro tra generazioni accademiche, tra opinioni differenti, tra le plurime sensibilità scientifiche.
Il nostro grazie e l’augurio che si possa continuare su questa strada va a coloro che in quest’anno hanno voluto affidarci i loro contributi, ma anche e soprattutto a coloro che hanno collaborato alla pubblicazione di ogni numero: ai colleghi Giovanni Cavaggion, Chiara Ingenito e Francesca Minni della Redazione; ai professori Giuseppe Arconzo, Francesca Angelini, Gennario Ferraiuolo e Giovanni Piccirilli che coordinano le diverse sezioni e a tutti coloro che sono parte della redazione.
Anche in questo caso, scorrendo l’organico sul sito vi sarete accorti che vi sono state modifiche che hanno comportato una razionalizzazione del numero dei collaboratori stabilmente attivi nell’Osservatorio, che ha reso possibile una cooperazione più stretta tra i colleghi coinvolti e ha garantito un lavoro efficace per rispettare le scadenze mensili di pubblicazione.
Si può fare di più e con l’aiuto di tutta l’Associazione lo faremo. Siamo consapevoli che molto può essere fatto meglio.
Per questo restiamo disponibili ad accogliere suggerimenti e critiche costruttive per migliorare e accrescere le potenzialità dell’Osservatorio.
Grazie.
B,C., N.G., A.M.